Dagli “Experimenti” di Caterina Sforza, ecco uno dei preparati per tingere i capelli di biondo, uso molto in voga presso la nobiltà del tempo, che considerava aristocratiche le tinte chiare di pelle e chioma.
“Per far biondi i capelli farai lambiccare fiori di zinestra *, fusti di fromenti ** freschi et fa acqua e frega *** con questa aqua su i capelli al sole. Li farai venire biondi bagnando et petenando al sole assai volte”.
Nel Ricettario, questo rimedio si trova al recto della carta 183.
La ginestra e il frumento non sono oggi tra i vegetali conosciuti per tingere i capelli. La ricetta raccomandava di ripetere più volte l’applicazione, facendo asciugare i capelli sotto i raggi del sole. Quest’ultimo espediente era allora comunissimo: anche senza l’aggiunta di sostanze coloranti, le chiome lavate e ancora bagnate assumevano, “a forza di sole“, com’è scritto in diverse corrispondenze dell’epoca, i caratteristici riflessi biondi.
Tra gli ingredienti suggeriti per “far biondi i capelli” ve n’erano anche di più decisi nell’azione, come il “litargirio d’oro”, cioè una polvere giallo-rossastra che altro non era se non un protossido di piombo.
* “zinestra“: ginestra
** “fromenti“: frumento
*** “frega“: friziona