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La vera origine della colomba di Pasqua è piuttosto prosaica e parla di logiche aziendali e di risparmio: negli Anni Trenta Dino Villani, direttore della pubblicità della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alla Pasqua. Ci sono però leggende che vorrebbero far risalire questo dolce a tempi molto antichi.
Una di queste leggende, circolante in varie versioni, racconta che nel 572, quando Pavia capitolò dopo l’assedio longobardo, il re Alboino pensò di distruggerla ma si vide offrire, in segno di pace, dodici pani dolci a forma di colomba da altrettante fanciulle: conquistato dalla bontà dell’offerta, rinunciò sia a fare prigioniere le dodici fanciulle, sia a saccheggiare la città. Un’altra leggenda vuole la colomba pasquale legata alla regina longobarda Teodolinda e al santo abate irlandese Colombano. Ospite nel 612 dei sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo, San Colombano, in imbarazzo perché si era nel periodo quaresimale, rifiutò le montagne di carni e di selvaggina portate in tavola. Per evitare però che la regina si offendesse, affermò che lui e i suoi confratelli avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette: alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, simbolo iconografico del santo e sempre raffigurate su una sua spalla. Il prodigio colpì molto Teodolinda, che decise di donare ai frati il territorio di Bobbio, dove sarebbe nata l’abbazia di San Colombano.
Una terza leggenda è legata alla battaglia di Legnano (29 maggio 1176), vinta della Lega dei Comuni lombardi contro Federico Barbarossa. Due (o tre) colombe comparvero sopra le insegne longobarde, dirigendo con il loro volo i tiri delle armi dei soldati dei Comuni: a vittoria raggiunta, si posarono invece sul pennone del Carroccio. Un condottiero lombardo, per celebrare la vittoria, fece preparare dei pani dolci speciali che riproducessero la forma delle tre colombe.
In ogni caso si nota come queste ipotetiche colombe antiche fossero tutte dei semplici pani dolci, molto in voga nel Medioevo, anche come dono a comandanti militari e conquistatori, preparati con uova, farina, lievito, miele (lo zucchero era un ingrediente costoso, riservato ai signori), mentre oggi la ricetta è stata arricchita con burro, zucchero, mandorle e canditi.