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Ecco una ricetta per frittelle con frutta secca di Cristoforo di Messisbugo più adatta alla Quaresima che al periodo di Carnevale, comportando ingredienti “di magro”. Prevede addirittura due tipi differenti di uva passa, tra cui il “cibibo” o “zibibbo”, uva nera del Mediterraneo orientale. Il Messisbugo omette di indicare la frittura in olio, pur menzionando l’olio tra gli ingredienti. Il procedimento per preparare le frittelle è comunque identico in tutte le ricette: cambiano solo le materie prime, che ruotano sempre attorno alla frutta secca e passita, al miele, allo zucchero, per un risultato dolcissimo.
“Piglia una scutella* e meza di farina bianca, et oncie** nove di cibibo*** senza anime****, et oncie nove di datteri, ogni cosa tagliato in pezzi, e fino a vinticinque noci ben nette, e monde, e oncie tre d’uva passa, et un bicchiere di vino bianco, un poco di zaffrano, et un quarto di miele, e oncie due di olio, e incorpora bene ogni cosa insieme, giungendoli tanta acqua che diventi come colla, servando l’ordine sopradetto, e come seranno per imbandirsi li metterai il medesimo zuccaro e miele, e seranno fatte…”
* scutella: scodella
** oncie: once, misura equivalente a un decimo di libbra, ossia a circa g.30
*** cibibo: zibibbo, dalla parola araba “zabīb”, che significa “uvetta” o “uva passita”
****anime: allude ai semi interni