Biete, formaggio, burro, uova, pepe, zenzero e cannella, sfoglie di pasta: quella che oggi chiameremmo una vera torta salata, per questa ricetta di Cristoforo di Messisbugo. Anche se un po’ ricca di condimenti, doveva essere gustosa…
“Prendi una buona manciata di bieta e ben lavata la triterai minuta e la porrai in un tegame con due libbre* di buon formaggio duro ben grattato, una libbra e mezza di burro fresco, sei uova, pepe pestato, un pizzico di zenzero e cannella, se qualcuno vuole anche mezza libbra di zucchero, ma solitamente non si mette. Poi farai le due sfoglie di pasta, ben impastato il tuo battuto e unta la teglia con due once** di burro fresco vi metterai una strato di pasta ed il battuto sopra. Poi gli porrai sopra l’altro strato di pasta, facendo il suo rotello intorno, sopra porrai quattro once di burro fuso. Poi cuocerai nel forno o sotto il testo. Quando sarà quasi cotta porrai sopra da tre a quattro once di zucchero”.
* libbra: il suo valore medio variava da regione a regione, ma oscillava attorno ai 300 grammi
** oncia: decima parte della libbra, quindi del valore medio di 30 grammi