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Una raffinata torta primaverile suggerita da Maestro Martino, da realizzarsi aggiungendo i fiori alla base della “torta bianca”, fatta con formaggio, uova, zucchero e zenzero.

“Piglia una libra et meza di bono cascio frescho [formaggio], et taglialo menuto, et pistalo molto bene, et piglia dodici o quindici albume o bianchi d’ova, et macinali molto bene con questo cascio, agiongendovi meza libra di zuccharo, et meza oncia di zenzevero [zenzero] del più biancho che possi havere, similemente meza libra di botiro [burro] bono et frescho, item de lo lacte competentemente, quanto basti, che serà assai un terzo di bocchale.

Poi farai la pasta overo crosta in la padella, sottile come vole essere, et mectiraila a cocere dandoli il focho a bell’agio di sotto et di sopra; et farai che sia di sopra un pocho colorita per el caldo del focho; et quando ti pare cotta, cacciala fore de la padella, et di sopra vi metterai del zuccharo fino et di bona acqua rosata.

Habi i fiori sgranandoli et levandoli politamente da quelli soi ramicelli, et con essi incorporarai molto bene tutta la materia della torta biancha. Ma nota che questa tal compositione posta con li fiori vole esser più stretta o più spessa della solita torta biancha. Et questo perché li fiori si vengano bene a compartire, et che ne sia tanto di sotto quanto in mezo, et di sopra et per tucto equalmente”.